Putin il “virile” batte Obama “l’ elegante”, destini incrociati sulla supremazia mondiale
Presidenti sospettosi verso una nuova “Guerra Fredda”. Russia vicina a Brasile e Cina mentre Obama lava i panni sporchi “CIA” davanti al mondo intero e scatena ondate di anti-americanismo.
Strani destini, incrociati ma opposti, per il roccioso ex colonnello del KGB Vladimir Putin, accanito amante – e praticante – delle più virili discipline sportive, pugno di ferro in un guanto di velluto, parlata diretta e popolaresca, e per il ‘liberal’ Barack Obama, primo afroamericano a salire alla Casa Bianca, uomo dall’eloquio elegante e trascinante, il leader venuto dal nulla che – sei anni fa - entusiasmò l’America con il suo storico ‘we can’, accendendo miracolistiche speranze di un cambiamento, molte delle quali rimaste confinate nel libro dei sogni.
I due presidenti non si sono mai amati, né capiti, né si sono sforzati di avvicinarsi: si tollerano, niente di più. Putin è l’unico capo di un paese che pesa a non nutrire timori reverenziali di fronte alle continue r... continua