Intervista a Stella Egitto, attrice siciliana nata a teatro, che prova a consegnare la sua anima e corpo al lavoro
Sono pignola e autocritica. Mettersi in discussione. Provare. Rischiare. Toppare. E poi rimettersi in piedi.
“Io credo che la disciplina e la preparazione, in questo lavoro dove perlopiù la gente pensa che gli attori siano quelli che prendono gli applausi o vengono riconosciuti per strada, io credo che possano fare la differenza”: Stella Egitto, alla ribalta dallo scorso autunno per il suo ruolo di siciliana autoctona nel film di Pif, In guerra per amore, non ha dubbi a riguardo, anche se ribadisce la sua fede, quasi militare, nella preparazione degli attori in un Paese che sotto sotto è convinto che un po’ attori lo siamo tutti (basta fingere). Il suo itinerario che dall'esordio in "Decameron" di Daniele Luttazzi alle serie come Squadra Antimafia 3 e Questo nostro amore e Romanzo Siciliano, ad Aristofane, Goldoni e Pirandello a teatro, impone una certa attenzione per le sue convinzioni.
Ecco, ma se dovessi spiegare ad un ragazzo o ad una ragazza, de... continua
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