In Polonia c’è Zamosc, una città che è rimasta “invariata” dal XVI secolo
Architettura e colori dell’Italia settentrionale e quasi tutti i pub e i ristoranti sono sotterranei. 8000 persone uccise ed oggi Patrimonio dell’Umanità.
E’ quasi un viaggio nel tempo approdare a Zamosc, al confine tra Polonia e Ucraina: il sogno di una città ideale divenuto realtà grazie a un grande condottiero e intellettuale innamorato dell’Italia.
Fondata nel 1580 dal gran cancelliere di Polonia Jan Zamoyski, Zamosc è infatti ancora oggi esattamente come il suo artefice l’aveva progettata.
Nato a Skokòwa il 19 marzo 1542, Zamoyski era stato educato al calvinismo e dopo aver studiato in Polonia, a Parigi e a Strasburgo, si era trasferito in Italia e si era laureato all’Università di Padova con una tesi sul Senato romano.
Successivamente si era convertito al cattolicesimo e dell’università di Padova era diventato addirittura rettore. Poi, grazie ad una lettera di raccomandazione della Repubblica di Venezia era entrato nella corte del Re di Polonia Zygmut, inizia... continua