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Post contenenti il tag: politica

Le "grandi" donne dell’8 marzo: Christine Lagarde proclama "il complotto sessista" mentre Hillary Clinton "sfugge" in vista delle elezioni

Non ci sono così tante donne imprenditrici o scienziate. 9000 miliardi di dollari all'anno sarebbe la ricchezza non realizzata.

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Nella fantasiosa, accesa, sarabanda di prese di posizione, manifestazioni , condanne, legate all’8 marzo - donne sfruttate, discriminate, stuprate, uccise nella loro dignità – spicca l’allarme a sorpresa di una compostissima, elegante, signora – una vera potente del pianeta – che ha puntato violentemente l’indice contro il sessismo sui luoghi di lavoro, proclamando con sdegno che “c’è un autentico complotto” contro l’altra metà del cielo. Autrice dello sfogo-proclama, suffragato da una ponderosa ricerca del Fondo Monetario Internazionale, la stessa “biancochiomata” aristocratica direttrice dell’istituzione che fa tremare i governi indebitati di mezzo mondo: la francese Christine Lagarde, prima donna ad ascendere alla poltrona più alta del FMI, già ministro di Sarkozy, tr... continua

La famiglia Bush torna in scena per il duello alla casa bianca. Jeb Bush verso la presidenza contro Hillary Clinton

Sta per pubblicare un libro "per farsi perdonare i peccati", è nemico dell'aborto e parla castigliano grazie alla moglie colombiana.

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Come sempre, o quasi, in America. L’inesorabile ‘fattore D’. Dinastia. Familiare e politica. Qualcosa di simile alle gerarchie ereditarie di una monarchia. Solo che, negli States, gli elettori votano e sanciscono l’incoronazione. Calamitati, però, dal nome del candidato che funziona da garanzia. Chi deposita la scheda nell’urna, vuole andare sul sicuro. E gli ‘uomini nuovi’ sono rari, eccezioni alla regola. Dinastie, dunque. I Roosevelt, i Kennedy, i Bush, i Clinton. Famiglie blasonate che godono ciascuna del sostegno di potenti ‘lobbies’, in grado – perciò - di reperire ingenti fondi per le loro campagne elettorali. Tocca di nuovo a loro – stavolta - dopo la controversa parentesi dell’affabulatore Barack Obama, che aveva fatto sbocciare attese bibliche con il suo carisma di primo afro-americano ... continua
Tags: politica, usa

L’India “schiaffeggia” l’Italia. Dopo i marò ridicolizzati anche sul turismo

Visti online concessi a 43 nazioni con l’obiettivo di incrementare il turismo. L'Italia esclusa dalla lista: rapporti diplomatici a rischio.

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Con l'intenzione di aprirsi al turismo, sempre più emergente, il governo indiano ha deciso di concedere visti all’arrivo a 43 paesi, che ancora non ne avevano diritto. E decisamente un passo avanti molto importante da parte di una nazione definita ancora troppo chiusa e conservatrice, che si pone come obiettivo un incremento del turismo volta soprattutto a far conoscere l' immenso patrimonio culturale che questo paese ha da offrire. Tra i fortunati a beneficiare di questa novità, ci sono anche gli Stati Uniti, l' Australia, la Giordania, Israele, la Germania, il Giappone, Singapore, la Russia, il Brasile, la Cambogia, l' Oman e la Norvegia. L' intento è inoltre quello di creare forza lavoro specializzata per un turismo con finalità mediche, puro relax o per chi ama l’avventura e ha deciso di sperimentarla in India. E stato implementato... continua