Intervista esclusiva a Jasmine Trinca. Una grande attrice senza “formazione tecnica”
Nel privato ha chiamato la figlia Elsa in omaggio alla Morante e Valerio Mastandrea la chiamava Nonna.
Tre Nastri d'argento, il Premio Marcello Mastroianni alla Mostra Internazionale d'Arte cinematografica di Venezia e più di 20 film: Jasmine Trinca, che ha iniziato con Nanni Moretti (“al provino ho mentito dicendo che giocavo a pallanuoto sapendo che era il suo sport preferito”), è oggi tra i volti che militano nel cinema d’autore o nei film italiani non convenzionali, di maggior luce e personalità.
Come si fa a diventare attrici per Giordana, Placido, la Golino o Virzì con quell’aria di elegante allegria o remota sofferenza che sembra poter pescare quando vuole in qualsiasi momento, senza difficoltà? Naturalmente, non è così semplice.
Non lo è stato neanche all’inizio quando già con il primo film, La stanza del figlio, si è ritrovata nella macchina scintillante, spietata e ingovernabile... continua
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