La nuova Cuba e la cucina. I cambiamenti economici e il turismo americano
Viaggio alla scoperta dell’ Havana tra sigari e ristoranti, evitando le “fregature”.
“Vado da solo nel campo, con un ‘puro’ in bocca. Mi immergo nel silenzio e sento il vento del Nord”. E’ la sintesi di un’intima emozione di Don Alejandro Robaina, il “papa” dei sigari cubani scomparso nella tarda primavera del 2010 a 91 anni. Lo avevo incontrato, quando aveva solo 84 anni, nella sua “finca”. Mi aveva ricevuto con un amabile sorriso, semicoperto da una nuvola di fumo bianco che usciva dalla sua bocca dopo l’aspirazione di un’enorme sigaro “Robaina”.
E’ con questo suo ricordo e fumando un Behike, il “Puro” più prezioso e straordinario dei Cohiba, che mi accingo a scrivere il mio pezzo su ciò che ho trovato all’Havana dopo 5 anni di mia latitanza dal Paese e il riavvicinamento dei “gringos”, come i cubani chiamano gli statunitensi che son... continua
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