Moro e Berlusconi sono i politici più amati dal cinema italiano
I registi si sono lasciati ispirare ma nessuno ha raccontato davvero la “Loro” storia
L’estetica barocca della Grande bellezza e il ritratto introspettivo del Divo, la metafora decadente di Todo modo e la cronaca mimetica del Caso Moro.
Loro è una vera summa dell’opera di Paolo Sorrentino, ma anche del cinema politico italiano degli ultimi cinquant’anni, sempre sospeso tra satira e ricostruzione storica, omaggio e denuncia, inchiesta e celebrazione. Secondo film incentrato sulla figura di Silvio Berlusconi (ma sembra che ne sia in preparazione già un altro, di produzione americana), Loro è uscito in due parti – come Novecento di Bertolucci e Kill Bill di Tarantino - tra aprile e maggio, nel pieno delle consultazioni per il nuovo governo che hanno visto come ago della bilancia proprio il Cavaliere, ma in mezzo c’è finito anche il quarantennale dell’omicidio di Aldo Moro, con un nuovo film interpretato da Serg... continua