L’Everest ormai è sovraffollato. Rifiuti, urina e feci non riescono ad essere smaltiti. Blocco per minori, senior e disabili
Nel 1998 l’Everest è stato scalato da un alpinista senza una gamba. Nel 2001 è stata la volta di un non vedente, mentre solo pochi giorni fa un giapponese con 9 dita amputate ha tentato, non riuscendo, l’impresa.
E’ la montagna per eccellenza, il picco del mondo, quello che rappresenta nella definizione dell’alpinista britannico George Mallory – uno dei pionieri delle spedizioni - “il desiderio dell’uomo di conquistare l’universo”. Il solo nome evoca racconti epici, tentativi di conquista storie drammatiche di alpinisti. Negli ultimi anni, l’Everest è diventato, più ancora di altri picchi himalayani, meta di turismo di massa e di scalate per tutti e a tutti i costi. Una fonte di guadagno per la popolazione locale (gli sherpa) ma anche l’origine del degrado di un ambiente naturale un tempo incontaminato.
A sei mesi di distanza dal terribile terremoto che ha colpito il Nepal, il governo di Kathmandu ha deciso per la prima volta di imporre una serie di regole con lo scopo di tutelare l’incolumità degli alpinisti. Il di... continua